Dopo l’autopsia sul corpo delle tre donne assassinate da De Pau, sono state trovate decide di ferite da arma di coltello.
Si trova ancora in stato di fermo Giandavide De Pau, il killer che ha ucciso le tre prostitute di Prati. Intanto vanno avanti le indagini per chiarire nei minimi dettagli la tragedia. Tra gli ultimi risultati degli inquirenti, sono stati ritrovati filmati degli omicidi dal telefono dell’uomo. Inoltre, accertato come arma del delitto un coltello che potrebbe aver colpito tutte e tre le donne.
Il caso De Pau
Continuano le indagini sul caso del killer che ha ucciso le tre donne a Prati, tra cui due cinesi e una transessuale. Secondo il gip, Giandavide De Pau era “consapevole di quanto fatto”, ma sua madre in seguito al suo arresto aveva parlato delle precarie condizioni psichiche del figlio, che spesso faceva abuso di droghe.
Il profilo psicologico dell’imputato è ancora da esaminare, ma gli inquirenti fanno sapere che l’uomo era intenzionato a fuggire dall’Italia dopo aver commesso il triplice omicidio. Pare che abbia offerto dei soldi ad una donna per ottenere in cambio un passaporto falso. Inoltre, il 51enne avrebbe filmato gli omicidi con il suo cellulare, il 17 novembre scorso, abbandonandolo nella casa delle prime due vittime.
L’autopsia
Intanto, novità anche risalenti dall’autopsia sui corpi delle tre donne assassinate a Prati. Sono state trovate decine di coltellate sui cadaveri, commesse sempre dallo stesso De Pau, i cui fendenti hanno raggiunto le donne in varie parti del corpo tra cui collo, schiena e testa.
Resta da accertare ancora se l’arma uutilizzata sia la stessa. Per il killer negli scorsi giorni è stato convalidato il fermo, intanto gli inquirenti intanto stanno tentando di verificare se i tre omicidi siano stati “pianificati” e premeditati.